domenica 14 settembre 2008

La nascita della mia Felicità.


Probabilmente non accadde nulla.Probabilmente confusi ogni cosa.Probabilmente.
Ma quegli occhi come posso averli inventati?Quel sorriso da dove nacque se non dalla realtà?
Da dove trassi allora tutto questo?
Dalla mia fantasia forse che mai prima d'ora aveva avuto tanta brillantezza?

Io morirei per rivedere di nuovo quel suo sorriso che cadde dolce su me.
Senza saperlo, fui suo.Senza poter dir nulla, ebbe il mio animo.
Tradì il mio respiro ingannandolo, poichè supplicò di esser suo anche quello.
Caddì così profondamente in quell'attimo che ora immagino il vuoto avanti a me.
Poi mi voltai e lei non lo fece.Perche' non si voltò?
Forse perchè attendeva quel suono che non udì poichè le mie labbra non risposero a quel richiamo.
E non seppi far altro che voltarmi.
"Cosa vuoi..." pensai "sei troppo bella per uno come me."è così che la pensa chi perde.
E poi non rimase più nulla.

Una musica fugge attraverso un Pianoforte e ti accompagna nel viaggio che compie in mezzo al rammarico nel tuo cuore.Cosi' premi un tasto ed un altro segue a ruota come se quella melodia attendesse te da sempre.Cosi' l'accordo soffre di quella sofferenza tenera che avresti dovuto patire tu.
E il ritmo comincia a prender gusto e quelle note assieme compongono l'opera che sognavi.Che ti ostinavi a comporre.E diviene cio' che ti ha lasciato quel sorriso,quegli occhi: diviene il contatto che avresti voluto avere.
Cosi' insisti e scrivi il resto del pezzo.Ti spingi fino ad arrivare alle note dolci quando il sentimento e' piu' tenero e ritorni giu' verso i toni bassi, quando e' la rabbia in te ad aver la meglio.
Ed alla fine ne avrai realizzato una composizione.La piu' bella delle tue composizioni.Quella che non eri riuscito ancora a tirare fuori dalle tue mani,dalla tua anima.
Quell'opera che guardacaso assomiglia alla tua vita.
Che stranamente porta il nome di quel volto che non hai mai conosciuto e al quale forse dovresti dire infine grazie.
"La musica che sognavo, è nata poiche' tu sei nata.
Mi hai reso così,
Felice"
Ah, se solo Tu potessi ascoltarla,
una volta almeno.


giovedì 11 settembre 2008

Qui con Me.


Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.

NazimHikmet, il più bello dei mari

I Mesi trascorsi:

dentro le parole.

dentro le parole.

Lei non c"e" piu".

Fermate tutto. Che i sogni ritornino nei cassetti e le campane suonino a lutto. Che la luce venga meno e gli uccelli volino via. Lei non c’e’ piu’. Che i colori si spengano ed i rumori, mi assordino di silenzi. Che gli specchi smettano di riflettermi e le risa di rendermi felice. Lei non c’e’ piu’. Che importa.Tutti gli uomini si odino e che l’invidia regni Sovrana fra gli egoismi bambini. Basta con la bonta’ e le gentil gesta,basta. Tutto e’ vano. Lei non c’e’ piu’. Che le notti siano uguali ai giorni e I giorni uguali agli inverni freddi dai quali E’ impossibile ripararsi. Che le ore vuote non passino mai, fra i rami secchi dei miei Pensieri, e che la gente mi ignori. Lei non c’e’ piu’, lei non c’e’ piu’. E’ come morire , non piu’ vivere. Si e’ sospesi su un filo sottile. Lei non c’e’ piu’. Vi prego, che lacrime escano dai miei occhi come fiumi in piena, e lei vada via per sempre a cavallo di essi. Ora. Che i fiori appassiscano come la mia vita, e lumi si spengano ,lentamente,uno dopo l’altro, al mio passare. Lei non c’e’ piu’. Lei non c’e’ piu’.

dentro un viale.

dentro un viale.

Avra" cura di te

Quant’e’ triste aver rimpianti senza sapere perche’. E’ bastato talmente poco per mandarmi via,che adesso serve una vita per ricominciare. Quant’e’ triste, Scoprirmi felice della tua nuova vita ma sperare che non sia migliore Di me. Ma si’, Hai ragione tu, forse era giusto cosi’ Ma Dio quant’e’ dura da mandare giu’. Avra’ cura di te Ridera’ insieme a te Sara’ giusto lo so’, piu’ di quanto io non sia stato mai. Avra’ cura di te Sara’ forte per te Perche’ ora sei tu Si proprio tu Tutta la sua vita. Tutta la sua vita. Quant’e’ strano, Ricordare solo i momenti dolci E’ un po’ come volare Su quel prato di sogni Dove tu mi hai portato E abbandonato. Avra’ cura di te Ridera’ insieme a te Sara’ dolce lui si, sara’ buono vedrai come un angelo Avra’ cura di te giochera’ insieme a te coi cuscini in quel letto ora di spine per me. Nn mi resta che questo addio fra noi Ti lascio cosi’ con le parole che tu lasciasti a me. Abbi cura di te Fallo almeno per me Non lasciarlo andar via mai Quel gran cuore che in te E che non merito,io.