venerdì 21 dicembre 2007

All'Uomo Del Natale.


Caro Babbo Natale,
chi ti scrive e’ una persona che pensa di aver perso le tue tracce molti anni fa’, senza piu’ riuscire a ritrovare una strada che alla fine ti riconducesse.Gli anni come sai Babbo, sono come i frutti aggrappati ai rami di un magnifico albero: assaggiandoli alcuni lasciano in bocca del dolce, altri invece, del sapore amaro.Il Natale pero’ ha la capacita’ di render dolce anche il frutto piu’ acerbo ed e' proprio per questo che ti cerco oggi, per poter render dolce, a mio modo, ogni viso che cadra’ su questa lettera.
Ti prego di voler porre per un attimo la tua attenzione su me,avrai di certo mille cose da sbrigare lo so',pero' anche tu sai per quanto tempo ho cercato un giusto indirizzo.

Vorrei chiederti Caro Babbo, di vegliare attraverso le stelle, su tutte quelle persone care che mi hanno aiutato,confortato e scaldato in tutti questi anni di assenza.
Vorrei che tutti sapessero attraverso il tuo spirito, che in realta’ voglio loro un bene dell’anima, anche se a volte non sono capace di dimostrarlo quanto vorrei, e non potrei far proprio piu’ a meno di nessuno di loro.
Te compreso.
So’ di non essere il migliore degli amici,so’ di non avere il piu’ grande dei cuori o le chiavi della custodia delle cose giuste da dire o da fare,pero’ in questo momento vorrei poter recuperare tutti quegli errori commessi, tutte quelle mancanze di uomo immaturo e tutte quelle irresponsabili azioni delle quali sono stato capace negli anni.
Senza contare l’affetto che non ho saputo offrire e le carezze che non hanno trovato mai la mia mano pronta.
Per fortuna, si Cambia e quando lo si fa’, si rasserenano le acque agitate.
Il Natale serve anche per questo.
Scusa Babbo se non so’ dire di piu’,se non so' far di meglio, ma son troppe le parole che vorrei trascrivere su questa carta da lettere,ed il magone non aiuta di certo.Per questo ho deciso di dar vita alla mia lista di nomi per i quali gradirei un trattamento particolarmente riservato ( da molto in alto per intenderci).
Porta loro in dono anche il mio di bene:
Maria,Antonio,Antonella,Valerio,Davide,Antonietta,Serena,Marinella,Pasquale,Cesare,Antonio, Salvatore,Giuseppe,Riccardo,Daniela,Stefania,Valentina,Paola,Laura,Franco,Filippo,Giovanna, Massimiliano,Gianluigi,Marco,Francesco,Aurora,Roberto,Nicole,Flaviano,Paolo,Emilio,Tommy, Sebastiano,Daniela,Calogero,Serena,Laura,Francesca,Max,Omar,Caterina,Giuseppe,Cristian, Elisabetta,Roberto,Rodolfo,Gabriele,Arianna,Maria,Debora,Manuele,Teresa,Michele,Giuseppe, Luigi,Federico,Mariagrazia,Mario,Ferdinando,Melissa,Sabrina,Gianni,Elisa,Manuel,Gianfilippo, Cristiana,Maria,Roberto,Piero,Giovanna,Mariano,Michelle,Franco,Daniele,Giuseppe,
e tutti i loro cari.
Ecco fatto.

Un grosso abbraccio Babbo Natale,e se per caso passi dal mio camino, c’e’ una fetta di panettone anche per te.
Marco


P.S.: Approposito gia’ che ci sono,che fine ha fatto la mia pista per le macchinine che ti chiesi circa venti anni fa’?Trovato traffico per caso?
Perdonato.
Tranquillo e’ Natale.

martedì 18 dicembre 2007

Alla mia piccola Luna.


Ebbe cura di sistemare ogni cosa nella sua piccola valigia.
Un piccolo Fiore regalatole chissa' da quale principe,un piccolo barattolo contente della polvere di stelle raccolto nei suoi innumerevoli lunghi viaggi,ed un fulard ricamato a mano da una cometa che conobbe chissa' in quale tempo.
Si lascio' invadere da quel po' di Luce solare che ancora le rendeva tanto felici i suoi piccoli occhi e si senti' al riparo.
"Piccolo" penso' ,"che splendida Notte e' stata..." ed una lacrima corse giu' attraverso i suoi crateri e le sue colline morbide.
Il Sole nacque spuntando dall'Iperbole di quel pianeta colorato che le aveva dato la vita,ed in tutta fretta si copri' per bene e si precipito' lungo il corridoio infinito della sua gallassia, per cercar riparo dal blu del nuovo giorno.

Io persi il conto di quante Stelle vidi correr dietro,ad inseguire la Luna.
Di certo so' che una scappo' e si sistemo'
accanto a me.

giovedì 6 dicembre 2007

L'ultima carezza.


E' stato difficile da comprendere.
Dapprima ne avevo colto un altro di significato.
Quella mano che prendeva la mia,delicata.
Quegli occhi che non davano piu' sui miei.
Ne avevo compreso il viaggio,ma non la direzione.
Era tutto cosi' chiaro ed io,ne avevo colto solo cio' che volevo
fosse.
Quella tua mano sulla mia.
Avevo solo bisogno che lo dicessi ad alta voce.
Sono stato cosi' sbadato.Cosi' rapito.
Non lo avevo mai nemmeno immaginato.
Quella mano sopra la mia.
Era stata l'ultima carezza.

I Mesi trascorsi:

dentro le parole.

dentro le parole.

Lei non c"e" piu".

Fermate tutto. Che i sogni ritornino nei cassetti e le campane suonino a lutto. Che la luce venga meno e gli uccelli volino via. Lei non c’e’ piu’. Che i colori si spengano ed i rumori, mi assordino di silenzi. Che gli specchi smettano di riflettermi e le risa di rendermi felice. Lei non c’e’ piu’. Che importa.Tutti gli uomini si odino e che l’invidia regni Sovrana fra gli egoismi bambini. Basta con la bonta’ e le gentil gesta,basta. Tutto e’ vano. Lei non c’e’ piu’. Che le notti siano uguali ai giorni e I giorni uguali agli inverni freddi dai quali E’ impossibile ripararsi. Che le ore vuote non passino mai, fra i rami secchi dei miei Pensieri, e che la gente mi ignori. Lei non c’e’ piu’, lei non c’e’ piu’. E’ come morire , non piu’ vivere. Si e’ sospesi su un filo sottile. Lei non c’e’ piu’. Vi prego, che lacrime escano dai miei occhi come fiumi in piena, e lei vada via per sempre a cavallo di essi. Ora. Che i fiori appassiscano come la mia vita, e lumi si spengano ,lentamente,uno dopo l’altro, al mio passare. Lei non c’e’ piu’. Lei non c’e’ piu’.

dentro un viale.

dentro un viale.

Avra" cura di te

Quant’e’ triste aver rimpianti senza sapere perche’. E’ bastato talmente poco per mandarmi via,che adesso serve una vita per ricominciare. Quant’e’ triste, Scoprirmi felice della tua nuova vita ma sperare che non sia migliore Di me. Ma si’, Hai ragione tu, forse era giusto cosi’ Ma Dio quant’e’ dura da mandare giu’. Avra’ cura di te Ridera’ insieme a te Sara’ giusto lo so’, piu’ di quanto io non sia stato mai. Avra’ cura di te Sara’ forte per te Perche’ ora sei tu Si proprio tu Tutta la sua vita. Tutta la sua vita. Quant’e’ strano, Ricordare solo i momenti dolci E’ un po’ come volare Su quel prato di sogni Dove tu mi hai portato E abbandonato. Avra’ cura di te Ridera’ insieme a te Sara’ dolce lui si, sara’ buono vedrai come un angelo Avra’ cura di te giochera’ insieme a te coi cuscini in quel letto ora di spine per me. Nn mi resta che questo addio fra noi Ti lascio cosi’ con le parole che tu lasciasti a me. Abbi cura di te Fallo almeno per me Non lasciarlo andar via mai Quel gran cuore che in te E che non merito,io.