All'Uomo che Giace nel Fondo del Mare.
Sapete avvolte dalla Notte, restano immobili a guardarci le nostre paure.
Camuffate da ombre che il cervello non riesce a distinguere o da rumori che l'orecchio ha confuso con qualcosa d'altro.
In questo tiepido tramonto, mentre il buio piano cala il sipario, mentre il braccio duole nel farmi da cuscino, sento le mie incertezze gridare.
Lo so' che la mia e' solo una conseguenza, lo so' che quando si e' soli persino il buio sembra piu' fitto, so' tutto.
Cio' che non so' e' quali passi dovro' compiere domani per non sentirmi piu',
come fossi in fondo al Mare.
Ormai vivo di Tramonti.
Di notti senza sonno.
Sapete avvolti dalla Notte, ci si abitua persino
ai magoni che a flotte tenti di mandare giu',
quasi fossero cibo amaro,
senza sapere perche'.