Probabilmente non accadde nulla.Probabilmente confusi ogni cosa.Probabilmente.
Ma quegli occhi come posso averli inventati?Quel sorriso da dove nacque se non dalla realtà?
Da dove trassi allora tutto questo?
Dalla mia fantasia forse che mai prima d'ora aveva avuto tanta brillantezza?
Io morirei per rivedere di nuovo quel suo sorriso che cadde dolce su me.
Senza saperlo, fui suo.Senza poter dir nulla, ebbe il mio animo.
Tradì il mio respiro ingannandolo, poichè supplicò di esser suo anche quello.
Caddì così profondamente in quell'attimo che ora immagino il vuoto avanti a me.
Poi mi voltai e lei non lo fece.Perche' non si voltò?
Forse perchè attendeva quel suono che non udì poichè le mie labbra non risposero a quel richiamo.
E non seppi far altro che voltarmi.
"Cosa vuoi..." pensai "sei troppo bella per uno come me."è così che la pensa chi perde.
E poi non rimase più nulla.
Una musica fugge attraverso un Pianoforte e ti accompagna nel viaggio che compie in mezzo al rammarico nel tuo cuore.Cosi' premi un tasto ed un altro segue a ruota come se quella melodia attendesse te da sempre.Cosi' l'accordo soffre di quella sofferenza tenera che avresti dovuto patire tu.
E il ritmo comincia a prender gusto e quelle note assieme compongono l'opera che sognavi.Che ti ostinavi a comporre.E diviene cio' che ti ha lasciato quel sorriso,quegli occhi: diviene il contatto che avresti voluto avere.
Cosi' insisti e scrivi il resto del pezzo.Ti spingi fino ad arrivare alle note dolci quando il sentimento e' piu' tenero e ritorni giu' verso i toni bassi, quando e' la rabbia in te ad aver la meglio.
Ed alla fine ne avrai realizzato una composizione.La piu' bella delle tue composizioni.Quella che non eri riuscito ancora a tirare fuori dalle tue mani,dalla tua anima.
Quell'opera che guardacaso assomiglia alla tua vita.
Che stranamente porta il nome di quel volto che non hai mai conosciuto e al quale forse dovresti dire infine grazie.
"La musica che sognavo, è nata poiche' tu sei nata.
Mi hai reso così,
Felice"
Ah, se solo Tu potessi ascoltarla,
una volta almeno.